Con coltura verticale si intende la coltivazione multipiano indoor di ortaggi, piante da frutto, viti, ulivi in cespuglio e cereali in genere a scopo alimentare. Le colture verticali sono impianti a ciclo chiuso che consentono di ottenere un prodotto fresco e sostenibile a chilometro zero e a residuo zero, abbattendo così il consumo di acqua del 90% e l’uso di concimi chimici del 100%. Con tale modalità si ottiene un risparmio di ore lavoro del 50%. L’ impatto, sia del trasporto che della distribuzione sul territorio del prodotto, si riduce del 30%.
La coltura verticale permette di avere una produzione continuativa per tutto l’anno. Noi di Terra-Green® abbiamo pensato che sia giunto il momento di dare una svolta all’agricoltura tradizionale e di iniziare ad utilizzare le colture verticali ad impatto zero.
I concimi e fertilizzanti naturali Terra-Green® vengono fatti circolare nell’impianto idroponico in modo che le radici siano sempre immerse nel liquido di crescita secondo cicli prestabiliti. Tutto quello che non viene utilizzato dalla pianta, viene recuperato grazie al serbatoio di raccolta.
Nell’impianto idroponico nulla viene sprecato.
Idroponica: perchè farla
Il grande vantaggio che offre l’agricoltura idroponica è la possibilità di coltivare ovunque noi ci troviamo, anche dove non ci sono il terreno o il clima ideale per poter fare determinate coltivazioni tradizionali.
Con questo sistema è possibile avviare una coltivazione indoor in orizzontale o in verticale, un metodo che consente di risparmiare tanto spazio e produrre grandi quantità.
L’agricoltura idroponica consente un controllo capillare della gestione delle risorse idriche grazie al recupero e al riutilizzo del flusso idrico, il quale viene raccolto dopo l’utilizzo e riciclato per un nuovo ciclo di irrigazione. A questo si accompagna anche una migliore gestione dei concimi e fertilizzanti organici naturali erogati alle piante, grazie alla misurazione e al controllo delle sostanze nutritive. Senza dimenticare il vantaggio nel controllo delle malattie legate ai parassiti tipici delle coltivazioni tradizionali, perché non essendoci terreno viene ridotto al minimo il rischio di contrarre parassiti pericolosi ed erbe infestanti.
Tutto questo porta dei vantaggi soprattutto all’ambiente.
Con le coltivazioni idroponiche è possibile ridurre in modo sensibile sia gli sprechi dei concimi e fertilizzanti naturali che le dispersioni d’acqua, abbattendo totalmente l’uso di diserbanti, di sostanze chimiche e di fitofarmaci vari, dimostrando così che l’agricoltura idroponica è un tipo di coltura decisamente sostenibile a impatto zero, a differenza di quella tradizionale su terra.
Considerando la progressiva riduzione di aree coltivabili nel mondo, lo sviluppo della coltivazione idroponica è altamente consigliato.
Qualcuno potrebbe anche dire: “bello tutto ciò, però per far funzionare il tutto occorre l’energia elettrica e con i costi attuali non si sa se convenga”. Si, è vero. L’idroponica ha bisogno di energia per far funzionare le attrezzature, ma è anche vero che cooperiamo con un’azienda italiana in grado di installare piccoli panelli fotovoltaici di produzione propria per il funzionamento delle attrezzature, rimanendo svincolati dalla rete elettrica.
Con questo sistema è possibile avviare una coltivazione indoor in orizzontale o in verticale, un metodo che consente di risparmiare tanto spazio e produrre grandi quantità.
L’agricoltura idroponica consente un controllo capillare della gestione delle risorse idriche grazie al recupero e al riutilizzo del flusso idrico, il quale viene raccolto dopo l’utilizzo e riciclato per un nuovo ciclo di irrigazione. A questo si accompagna anche una migliore gestione dei concimi e fertilizzanti organici naturali erogati alle piante, grazie alla misurazione e al controllo delle sostanze nutritive. Senza dimenticare il vantaggio nel controllo delle malattie legate ai parassiti tipici delle coltivazioni tradizionali, perché non essendoci terreno viene ridotto al minimo il rischio di contrarre parassiti pericolosi ed erbe infestanti.
Tutto questo porta dei vantaggi soprattutto all’ambiente.
Con le coltivazioni idroponiche è possibile ridurre in modo sensibile sia gli sprechi dei concimi e fertilizzanti naturali che le dispersioni d’acqua, abbattendo totalmente l’uso di diserbanti, di sostanze chimiche e di fitofarmaci vari, dimostrando così che l’agricoltura idroponica è un tipo di coltura decisamente sostenibile a impatto zero, a differenza di quella tradizionale su terra.
Considerando la progressiva riduzione di aree coltivabili nel mondo, lo sviluppo della coltivazione idroponica è altamente consigliato.
Qualcuno potrebbe anche dire: “bello tutto ciò, però per far funzionare il tutto occorre l’energia elettrica e con i costi attuali non si sa se convenga”. Si, è vero. L’idroponica ha bisogno di energia per far funzionare le attrezzature, ma è anche vero che cooperiamo con un’azienda italiana in grado di installare piccoli panelli fotovoltaici di produzione propria per il funzionamento delle attrezzature, rimanendo svincolati dalla rete elettrica.